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La Bajona

La bajóna è il nome della campana maggiore della torre civica, campana che ha sempre rappresentato, nella storia di Bormio, un motivo di unità e di orgoglio civico.

 

La sua storia iniziò nel 1304, quando il podestà di Bormio Mosca della Torre ordinò ai suoi vicari di misurare le abitazioni e le strade, dando così origine al Liber stratarum, una specie di catasto, e a Giovanni Cittadini di far fondere una grande campana che, posta in Bormio, potesse essere udita fin nelle valli di Dentro, di Sotto e Valfurva e che servisse sia per segnalare alla popolazione pericoli sia per chiamare il popolo alle assemblee del comune.

 

La Bajona fu collocata sulla torre del castello di San Pietro sul monte Reit, ma venne distrutta nel 1376 durante l’invasione viscontea.   
Nel 1488, Mastro Tommaso, un maestro ferraio tedesco, rifuse la campana che pesava 24 quintali e nel 1553 quella nuova venne issata sulla torre civica. 


Rifusa un’altra volta nel 1624, arrivò a pesare 29 quintali. Essa si rovinò nuovamente a causa del furioso l’incendio del 1855 ed è allora che, con parte del suo bronzo, venne fusa una campana più piccola, di 18 quintali, quella che attualmente si trova sulla torre civica e che viene comunemente chiamata la maggiore.

 

Sempre, nel corso dei secoli, al suono a stormo delle campane era obbligatorio accorrere, per dare il proprio contributo durante qualsiasi tipo di calamità: invasione, incendio o alluvione. 

253

Pezzi

Costo

€ 49

Bajona_Render_Veryhigh.png

10 cm

10 cm

30 cm

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